Le associazioni antiracket in Campania

1. brevi cenni – la nascita delle associazioni antiracket in campania

– le associazioni a napoli –

<< i risultati nella lotta alla camorra non si possono giudicare nei tempi brevi, serve impostare una strategia di lungo periodo. bisogna aver chiaro che strumento decisivo e insostituibile sono le coscienze individuali. l’esperienza antiracket è emblematica: il racket può essere sconfitto se la vittima, assumendosi una personale responsabilità, denuncia e collabora con le istituzioni; qualunque legge senza questo atto di coraggio servirebbe a poco. che serve, allora? guardarsi negli occhi per costruire relazioni di fiducia. a questo percorso non ci sono alternative>>

la decisione di denunciare passa pertanto tassativamente attraverso la possibilità per la vittima di racket o di usura di trovare nelle associazioni antiracket interlocutori capaci di ascoltare ed agire in maniera credibile e competente al contempo in grado di fungere da raccordo tra l’operatore economico ed il mondo istituzionale, autorità giudiziaria procedente e uffici territoriali del governo interessati a qualsiasi titolo della vicenda estorsiva o usuraia.
In tal senso si capisce come di fondamentale rilevanza per l’imprenditore o il commerciante che si appresta a denunciare, sia la vicinanza di persone che già abbiano percorso il suo stesso cammino.
la costituzione della prima associazione antiracket in sicilia agli inizi degli anni novanta ha dato l’esempio affinché anche a napoli, consenziente una amministrazione comunale sensibile a tali problematiche, si sia operato, a far data dal 2001 a che liberi imprenditori ed operatori commerciali trovassero il giusto stimolo a denunciare il racket delle estorsioni.
Sulla scorta di questi semplici principi napoli e la campania, sono oggi diventate simboli della lotta alla criminalità organizzata nella forma più odiosa e temuta del racket delle estorsioni. attraverso questa particolare ed odiosissima forma di violenza personale, il sodale mafioso si radica sul territorio assorbendone la linfa economica vitale. ciò crea immense sacche di povertà in cui, come in circuito vizioso, la criminalità organizzata stessa attinge al contempo manodopera da utilizzare per potenziare la propria organizzazione.
Non ci sono altre strade, l’unica via possibile è quella della denuncia, unica via percorribile è quella di creare, con ogni mezzo necessario, il terreno più favorevole a far si che l’imprenditore non sia più solo e trovi così il coraggio di opporsi al giogo del crimine organizzato.
Ad oggi napoli e la sua provincia hanno assistito al proliferare di ben otto associazioni antiracket costituite da operatori economici che hanno così deciso di dire basta al giogo della camorra. sono così nate grazie all’impegno di giovani volontari ed al lavoro incessante compiuto dai dirigenti di S.O.S. Impresa – Confesercenti e della Rete per la Legalità oramai assurte a simbolo dell’antiracket sul territorio di concerto con l’intero mondo dell’associazionismo antiracket.
Dalla nascita della prima associazione a pianura, molte sono ad oggi le associazioni fiorite sul territorio partenopeo, costituite da imprenditori, ma anche da professionisti che hanno deciso di porre le loro competenze al servizio della legalità e del sostegno alle vittime della criminalità organizzata: Rete legale Etica ne è un esempio.

Rete per la Legalità Campania e Nazionale, opera al fine di contribuire al proliferare di nuove associazioni di quartiere cui fornire il know how e l’esperienza maturata al fine di ottimizzare le energie disponibili

a cura dell’ avv. Alfredo Nello