PROTOCOLLO OPERATIVO

Premessa

Il fondamento del rapporto professionale è di natura personale e fiduciario, nell’instaurarsi di tale rapporto il professionista assume quale obbligo di natura etico – morale il rispetto del presente protocollo operativo. in tal senso si ribadisce come l’intero sistema di regole sotteso alla nascita e funzionamento di rete legale etica non sia in contrasto con quanto stabilito nel sistema legislativo italiano e nei singoli codici deontologici dei professionisti aderenti essendo opportuno coglierne la funzione di mero riferimento etico – morale ancorato a principi di rango costituzionale integrativo e non sostitutivo alle suddette norme di riferimento.
Nel rispetto del principio espresso in premessa è vietato agli aderenti di assumere comportamenti inosservanti della carta costituzionale, della legge italiana e del codice etico e di autoregolamentazione adottato e condiviso dai professionisti aderenti a rete legale etica

Art.1
(Regole d’azione condivise)

I professionisti che condividono il progetto di rete legale etica si impegnano, in particolare, a:
• proporzionalità dei compensi: non richiedere compensi manifestamente sproporzionati all’attività svolta, tenuto anche conto delle condizioni economiche e sociali dell’utente – ex minimi tariffari;
• modalità di accordo sui compensi: concordare in fase antecedente l’assunzione del mandato, ove possibile, l’esatto ammontare delle spettanze professionali comprensive di onorari e spese o a determinare precisi parametri di riferimento cui ancorarne la determinazione. il tutto di concerto con l’utente e nel pieno e puntuale osservanza delle tariffe forensi vigenti;
• accettazione degli incarichi – incompatibilità: il professionista deve improntare il proprio agire nella scelta degli incarichi alla più assoluta coerenza logica e fattuale. in tal senso, si ribadisce la necessità per l’aderente alla rete di comunicare all’assistito le circostanze impeditive alla prestazione dell’attività richiesta, qualora la stessa sia in evidente contrasto etico e/o morale con incarichi professionali svolti o in corso di svolgimento. in tal senso il senso dell’etica deontologica avrà sempre preminente valore sulle ragioni del profitto;
• anticipi: richiedere nel corso dello svolgimento del rapporto professionale, la corresponsione di anticipi ragguagliati alle spese sostenute ed a quelle prevedibili nonché acconti sulle prestazioni professionali commisurati alla quantità e complessità delle prestazioni effettuate per il migliore espletamento del mandato;
• contabilizzazione delle spese: mantenere la contabilità delle spese sostenute e degli acconti ricevuti nonché a consegnare, ove possibile e richiesto, nota dettagliata delle somme anticipate e delle spese sostenute per le prestazioni eseguite e degli onorari per le prestazioni svolte;
• parametrazione dei compensi: è consentito all’avvocato pattuire con il cliente compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi raggiunti, fermo il divieto dell’articolo 1261 c.c. e sempre che i compensi siano proporzionati all’attività svolta, fermo il principio disposto dall’art. 2233 del codice civile;
• recupero crediti: agire giudizialmente nei confronti della parte assistita per il pagamento delle proprie prestazioni professionali non adempiute solo se preventivamente determinate e previa rinuncia al mandato. l’azione di recupero potrà essere posta in essere solo qualora la parte inadempiente si trovi nelle effettive condizioni di poter adempiere e non intenda procedervi in violazione degli accordi pregressi. in tal senso il professionista non deve aggravare con onerose o plurime iniziative giudiziali la situazione debitoria della controparte quando ciò non corrisponda ad effettive ragioni di tutela della parte assistita economicamente e/o socialmente svantaggiata;
• associazionismo in genere: non prendere parte ad associazioni che comportino vincoli di segretezza di alcun tipo in ossequio a biechi principi di logica clientelare fondanti la propria ragion d’essere sul principio della prevaricazione sul più debole. il tutto in un ottica di mero scambio di “favori” finalizzati alla fidelizzazione di clientela e alla mera acquisizione di potere;
• comitato di controllo etico: comunicare immediatamente al comitato di controllo etico, attraverso il web-master del portale in seno a rete legale etica eventuali condizioni di incompatibilità e/o violazioni in cui il professionista sia incorso nell’espletamento della propria attività professionale al fine di porre il comitato in condizione di poter agire in conformità alle previsioni del codice etico e di autoregolamentazione;
• operazioni illecite e liti temerarie: non consigliare all’utente azioni inutilmente gravose, né suggerire comportamenti, atti o negozi illeciti, fraudolenti o colpiti da nullità. rifiutare di prestare la propria attività quando dagli elementi conosciuti possa fondatamente desumere che essa sia finalizzata alla realizzazione di una operazione illecita;
• obbligo di informazione: informare il proprio assistito sullo svolgimento del mandato affidatogli. e’ obbligo dell’avvocato comunicare alla parte assistita la necessità del compimento di determinanti atti al fine di evitare prescrizioni, decadenze o altri effetti pregiudizievoli relativamente agli incarichi in corso di trattazione;
• collaborazione dell’utente: non accettare l’incarico qualora da un primo esame della problematica la stessa risulti di semplice soluzione. in tal caso l’utente sarà posto in condizione di provvedervi autonomamente attraverso l’uso della modulistica scaricabile direttamente dal portale della rete usufruendo in tal senso delle prestazioni offerte – http://www.retelegaleetica.it/ –
• servizi ed attività a tutela di categorie svantaggiate: predisporre una offerta di servizi destinati alle categorie più deboli in tal senso determinandone anticipatamente onorari e spese in considerazione delle condizioni economiche e sociali dell’utente cui il servizio è rivolto;
• diffusione dei principi di rete legale etica: contribuire alla costante diffusione dei principi e delle attività poste in essere da rete legale etica in conformità alle indicazioni dell’art.3 del codice etico e di autoregolamentazione. il tutto nella piena condivisione dei principi espressi dalla rete e al fine esclusivo di diffonderne principi e regole all’interno della categorie professionali di riferimento;
• incarichi “pro bono pacis”: posizionare sempre in secondo piano il profitto di fronte alla possibilità di agire per una giusta causa obbligandosi ad assumere, nei limiti delle proprie possibilità, due incarichi “pro bono pacis” annui;
• divieto di intermediazione: non accettare ne richiedere da qualunque professionista aderente o meno alla rete compensi o provvigioni per aver qualsiasi titolo veicolato o aver accettato incarichi da utenti rivolti presso il proprio studio a nome di rete legale etica. il tutto in conformità a art. 19 cod. deontologico;
• difesa etica congiunta: qualora la difesa sia assunta congiuntamente da più professionisti aderenti a rete legale etica, è fatto obbligo agli stessi di consultarsi reciprocamente in ordine ad ogni scelta processuale e richiedere il pagamento, previo accordo, esclusivamente in considerazione dell’effettivo compimento di attività difensive giudiziali o stragiudiziali nell’interesse della parte.

Art. 2
(Comportamento del professionista)

Rete legale etica promuove ed incentiva il professionista aderente ad adottare nell’esercizio della propria e nel rispetto delle regole di cui all’art. 1 un comportamento ispirato:

• puntuale riscontro a richieste di assistenza sia in caso affermativo che non affermativo sia a mezzo internet che altro. il tutto con modalità soft e cordiali.

• educazione ed umiltà nel rapporto con l’utente e con i colleghi;

• rispetto della puntualità sia negli appuntamenti definiti con l’utente che nella trattazione delle udienze;

• gestione del proprio studio con coerenza e trasparenza nel rapporto con i propri collaboratori in tal senso provvedendo in ogni caso a retribuire gli stessi, se presenti, in maniera proporzionale all’utilità apportata allo studio nonché curando che gli stessi siano posti in condizione di confrontarsi con il professionista in riferimento a qualsiasi problematica di ambientamento e di relazione professionale;

• incentivazione costante del confronto professionale relativamente alle pratiche in corso con i colleghi, curando in tal senso lo sviluppo di questioni giuridiche di rilevante importanza ed attualità, garantendo in tal senso la propria adesione e partecipazione ad incontri, meeting e riunioni organizzative e di approfondimento organizzate anche da rete legale etica

Napoli, 01.01.08
Comitato di controllo etico

Rete Legale Etica

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